In commercio ci sono due tipi di calcolatrici: quelle da tavolo, con alimentazione da rete elettrica, e tascabili, alimentate da pile o accumulatori ricaricabili. Le calcolatrici da tavolo, sono dotate di un apparato scrivente e impiegate negli uffici per sostituire le macchine a funzionamento meccanico e elettromeccanico e sono disponibili in versioni per diverse applicazioni, come le calcolatrici tascabili, che si trovano in commercio con modelli di impiego generale o specializzati per applicazioni scientifiche o finanziarie.
Nelle calcolatrici tascabili il risultato compare su un display realizzato a LED o cristalli liquidi: l’utilizzo dei display a cristalli liquidi ha oramai soppiantato i LED in quanto questi dispositivi consentono una maggior durata delle batterie. Generalmente le calcolatrici elettroniche possiedono memorie che consentono di immagazzinare risultati intermedi, richiamabili durante l’esecuzione di calcoli; è possibile anche l’esecuzione di operazioni su dati immagazzinati in memoria, sostituendo la memoria stessa del risultato dell’operazione col dato immagazzinato.
Memorie ROM non programmabili
Esistono inoltre memorie di sola lettura, sulle quali non si può intervenire: in queste memorie vi sono valori numerici particolari (ad esempio π=3,14159265) e operazioni che si eseguono per il calcolo di certe funzioni. Spesso sono chiamati calcolatrici anche dispositivi programmabili, la cui sequenza di operazioni da eseguire è comandata da un programma introdotto in un’apposita memoria e battendo su determinati tasti istruzioni elementari, che vengono poi richiamate ed eseguite automaticamente nella stessa successione introdotte.
Queste macchine possono memorizzare da qualche decina centinaia di passi di programma; certi tipi possono essere programmati con schede registrate fornite dalle case costruttrici. Alla fine degli anni Ottanta si diffusero sul mercato calcolatrici tascabili e compatte da tavolo che presentano prestazioni ancora migliori; calcolatrici programmabili in linguaggio assembler o BASIC; capaci di eseguire funzioni matematiche, contabili, finanziarie, tecniche, con connessione al PC, di casa o d’ufficio, e con il corredo del PC stesso: monitor, memoria di massa, registratore, ecc. Le tastiere delle nuove calcolatrici sono strutturalmente simili a quelle degli elaboratori e includono lettere, numeri e tasti di controllo. I display a cristalli liquidi o matrice di punti sono capaci di fornire informazioni esaurienti.
E memorie minuscole
Sono ormai disponibili anche memorie ausiliarie tipo la scheda telefonica con circuiti integrati e altissima densità con migliaia di byte. Tali schede sono utilizzate per memorizzare proprie elaborazioni e per acquisire. Infine esistono piccole stampanti, anche grafiche. Una linea di demarcazione quindi fra calcolatrice ed elaboratore sembra cancellata, visto che le calcolatrici a prestazioni spinte e i PC portatili semplici tendono a confondersi, sotto il profilo della programmabilità e sotto il profilo della comunicazione locale. I due mercati restano ben distinti.
Le calcolatrici offerte va da quelle a quattro operazioni a modelli sinteticamente descritti dove l’innovazione tecnologica pervade l’intero settore manifestandosi nella riduzione dei prezzi, nella miniaturizzazione e nei bassi consumi. Come nel caso delle calcolatrici che somigliano a “business card”, dotate di piccole tastiere con una ventina di tasti, visualizzatori LCD e indipendenza energetica, perchè alimentate con celle solari che funzionano con bassa illuminazione non diretta.